Ernesto Basile
Palermo 1857-1932
Esponente di primo piano del liberty
internazionale,Ernesto Basile
figlio dell'architetto GiovanBattista Filippo, progettista, tra
l'altro dei Teatro Massimo di Palermo, sl era laureato in
architettura nel 1878 e si era recato a Roma dal
1881 al 1890, ritornandovi per altri incarichi
progettuali tra i quali il Palazzo
Montecitorio (190218). Dopo una prima fase di
ispirazione storicista, Basile imboccò una feconda vena liberty.
Nascono a Palermo molti suoi capolavori quali il Villino
Florio,Villa Igiea e Palazzo Utveggio. Altre
importanti realizzazioni a Catania, Messina, Caltagirone,
Trapani e, a Reggio Calabria, il Palazzo Municipale (1914). La
stretta collaborazione con la nota ditta di arredi Ducrot diede
vita alla produzione di mobili e arredi, presentati nelle
esposizioni internazionali di Torino (1902), Venezia (1903) ,
Milano (1906), e valutati dalle riviste
di arredamento di tutta Europa come un fenomeno di design
d'avanguardia.
Camillo Autore
Palermo1882 - Merano1936
Allievo di Ernesto Basile, si laureò a Palermo
nel 1912 con una tesi di laurea su un progetto per un teatro in
stile Iiberty.Tra il 1909 e il 1911 lavorò come vice direttore
presso la ditta di arredamenti Ducrot di Palermo, Dopo la laurea
si recò a Reggio Calabria dove venne incaricato presso l'Ufficio
tecnico del Piano regolatore e due anni dopo passò all'Ufficio
tecnico provinciale. Contemporaneamente inizia la sua carriera
universitaria a Messina dove rimase sino al 1936, anno in cui
vinse la cattedra e si trasferì all'Università di Padova. Svolse
intensa attività professionale con progetti di ville (Messina)
ed edifici privati e pubblici (Reggio Calabria) nei
quali traspare una grande cura del dettaglio e
del disegno: A Reggio partecipò a numerosi concorsi tra i quali
quello, realizzato, per la chiesa di san Giorgio al Corso;
realizzò edifici pubblici e privati in altre città quali
Catania, Messina, Palermo, Pesaro, Merano. Collaborò a riviste e
partecipò ad esposizioni e mostre nazionali e internazionali.
L'interesse per i) disegno e la grafica si ravvisa negli schizzi
di disegni floreali per arredi e oggetti di uso quotidiano.
Personaggio di indubbio spessore culturale Autore si colloca
all'interno delle trasformazioni del linguaggio
dell'architettura, fra l'eredità dell'insegnamento di Basile, la
permanenza del gusto eclettico e le affermazioni avanzate del
razionalismo.
Gino Zani
San Marino 1883- 1964
Laureato in Ingegneria a Bologna, per interessi
di studio sui fenomeni sismici e sulle strutture
in cemento armato, si recò a Reggio all'indomani
del sisma del
1908
dove ebbe un incarico al Genio Civile dove rimase come
funzionario per contribuire alla ricostruzione della città. Tra
i suoi primi progetti nei quali applicò le sue tecniche
costruttive innovative è quello della Prefettura quindi il
palazzo del Genio Civile di Reggio e quello di Messina, la
Caserma delle Guardie di finanza e altri edifici pubblici anche
in provincia. Per accelerare la ricostruzione delle case
popolari nel 1914 viene istituito l'Ente Edilizio di cui gli
viene affidata la direzione tecnica. Numerosi progetti di case
private portano il suo nome: tra le altre Palazzo
TrapaniLombardo, Villa Spinelli, Casa Valentino. Nel 1923 viene
posta la prima pietra per la costruzione, su suo progetto,del
rione Mussolini di Viale Genovese Zerbi. Successivamente alle
dimissioni date dall'incarico presso il Genio Civile Zani
ricopre dal 1925 a 11935 il ruolo di direttore tecnico
dell'Impresa C.A.S.A. di costruzioni asismiche.Nel 1935 ritorna
a S.Marino con incarico di direzione tecnica presso la sua città
natale.
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