“E’ emozionante, sono commosso”, “Tocca il cuore”, “E’
magica”, questi sono solo alcuni dei commenti lasciati dai
circa mille visitatori della mostra Toccare l’arte,
allestita nel castello dei Ruffo di Scilla. La mostra,
ideata per i non vedenti e gli ipovedenti, ha registrato un
notevole successo, anche tra i bambini: toccare le opere,
“sentire” con il tatto la materia prendere forma, entrare
nel mondo dell’arte senza limitarsi allo sguardo.
Un’esperienza unica per tutti. Non meravigliano dunque i
commenti densi di entusiasmo lasciati dai numerosi
visitatori provenienti da tutta Italia.Inaugurata il 7
agosto (la chiusura è prevista per il 28) con un convegno
dal titolo “Le percezioni sensoriali: didattica e
riabilitazione”, tenutosi presso il Teatro Siracusa, la
mostra è stata realizzata
dal Consorzio Cerere in collaborazione con il Ministero per
i Beni e le Attività Culturali, il Museo Tattile
Plurisensoriale di Mercato S. Severino (Sa), la
Soprintendenza dei Beni Archeologici della Calabria e il
Comune di Scilla, con il patrocinio della Regione Calabria,
la Provincia di Reggio Calabria, la Provincia di Salerno, il
Comune di Reggio Calabria, il Comune di Mercato S. Severino
e l’Unione Italiana Ciechi.
Gli allestimenti sono stati curati da Donatella Taverniti
grazie alla collaborazione dell’Istituto Statale d’Arte
“Alfonso Frangipane” di Reggio Calabria.
Il catalogo della mostra è stato curato da Pasquale Dapoto,
funzionario della Soprintendenza dei beni Archeologici della
Calabria, per illustrare dettagliatamente le opere esposte
(bassorilievi del M° Michelangelo Angrisani e sculture del
M° Raffaele Russo) e per spiegare ai visitatori questo nuovo
e interessante approccio all’arte.
La mostra è stata realizzata grazie alla disponibilità e
all’interesse del Consorzio Cerere che si propone
l’obiettivo di “valorizzare le strutture culturali intese
non solo come preziose risorse, sia dal punto di vista
sociale che economico, ma anche come elementi che diffondono
cultura e non roccaforti chiuse su se stesse. Il ruolo del
Cerere – spiega l’architetto Luigi Zumbo – è anche quello di
attuare nuove formule di gestione e valorizzazione di questo
ricco patrimonio culturale di cui la Calabria dispone. Per
realizzare al meglio questo fine – conclude l’architetto –
il Consorzio è disponibile alla collaborazione con le
Pubbliche Amministrazioni, quindi con il pubblico, ma anche
col privato, purtroppo si tratta di un rapporto non sempre
facile, ma se realizzato risulta sicuramente efficace, come
nel caso della mostra appena conclusa, Toccare l’arte”.
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