Impegnato dal 1997 nella conservazione, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio edilizio, ambientale e dei beni culturali della Calabria, il Cerere (Centro Regionale per il Recupero dei Centri Storici Calabresi), consorzio tra l'Università degli Studi Mediterranea e la Regione Calabria, garantisce costantemente il suo contributo al settore mediante azioni tese a incrementarne la cultura, a favorirne l'innovazione mediante la realizzazione di laboratori e a promuovere la progettazione attraverso la realizzazione di specifiche proposte di valorizzazione del territorio. L'idea di fondo è quella di intervenire sui siti di particolare valore storico e paesaggistico sfruttando l'efficacia e la qualità di risoluzione delle nuove tecnologie per studiare, analizzare, diagnosticare e infine riproporre le soluzioni tipiche e le originarie tipologie nell'ottica di una conservazione fruibile e quindi "sostenibile". E' in questa logica che si inserisce il progetto Sidi, che, definendo metodi e strumenti atti alla valorizzazione della "cultura materiale" dei borghi antichi spopolati o in via di spopolamento che insistono sul territorio calabrese, offrirà soluzioni di recupero e conservazione attraverso operazioni compatibili con il linguaggio architettonico endogeno.